Storia

L’opera Pia “Istituto di Beneficenza e scolastico Sac. Mariano Scriffignano” sorta per ospitare giovani poveri e orfani di sesso maschile, ha la sua sede in un antico storico locale sorto tra il 1561 ed il 1570 per volontà di un monaco terziario Fra Francesco Vincenzo Mineo di Agira, denominato “Santa Maria degli Angeli (Monasterium Sanctae Mariae Angelorum Tertii Ordinis sivi Francisci, ope Fatris Vincentii Minaei Agyrensis anno 1561 extructum).

 

Il convento sorge in una posizione incantevole, allora alle porte di Agira alle falde del colle Frontè. Il luogo scelto appositamente, fu a lungo studiato sia per la presenza dell’acqua (pozzo ancora esistente) che per la cava di roccia in loco al fine di poter ricavare dei conci per ereggere l’intero edificio. Naturalmente attigua al convento sorgeva la Chiesa che a giudizio dello scrivente era a tre navate, oggi esistente in ottime condizioni solo la navata di centro. Il convento era assai importante, non solo per la sua meravigliosa posizione, ma perché era luogo di noviziato e di perfetta osservanza da parte dei religiosi.

 

Un convento analogo ed eretto nello stesso periodo sorgeva ad Assoro. Già sin dal 1600 i signori Giurati della città si erano messi d’accordo per far sorgere un collegio maschile di educazione ed istruzione della gioventù nel convento. Negli anni a seguire fu un fiorente ed importante liceo.

 

A dare maggior lustro al convento è stata la singolare forma di santità e di dottrina di uno dei più illustri religiosi, Padre Benedetto Fedeli, nato in Agira dal celebre Fortunato Fedeli, riconosciuto “padre della medicina legale”, docente di Medicina all’Università di Palermo dove esistono due busti eretti in suo onore, e entrambi sono sepolti nella chiesa conventuale e le tombe sono ancora oggi ben visibili.

 

Il convento rimane funzionante per molto tempo, ma per cause sconosciute viene abbondonato in data incerta. Solo nel 1903, per volontà della Nobil Donna Maricchia Scriffignano, il convento viene ristrutturato ed eretto in Ente Morale.

 

E’ infatti con testamento rogato Noter Majorana l’11 febbraio -1901 disse: “ istituisco mio erede universale di tutti i miei beni di qualunque specie , natura, qualità e provenienza un’Istituto di pubblica beneficenza da fondarsi in questo Comune per lo scopo di cui infra l’obbiettivo , e da elevarsi , oppure avverrà il mio decesso, a corpo morale autonomo mercè riconoscimento legale fatto giusto le vigenti leggi”. Con regia decreto del re Vittorio Emanuele III viene approvato lo statuto in data 22/03/1903

 

Contrassegnato: Giolitti

 

L’istruzione abbracciava la frequenza della scuola elementare dell’obbligo e la frequenza di scuole artigianali quali: sarto, falegname, calzolaio, etc… Inoltre, avendo l’Istituto la disponibilità di una vasta quantità di terreni, era possibile frequentare la scuola agraria.

 

Per i giovani ospiti dell’Istituto, era anche possibile, ancorché facoltativa, la frequenza della scuola di musica. A tal proposito, si sottolinea come la prima banda musicale agirina nasce proprio in seno all’Istituto, ultimo storico insegnante il Maestro Pirrone.

 

Di considerevole importanza è da evidenziare che ai giovani che frequentavano le scuole dell’Istituto, svolgendo in seno ad esse anche i rispettivi lavori di sarto, falegname, calzolaio e di natura agricola, veniva intestato un libretto di risparmio postale dove periodicamente veniva depositata una quota parte del ricavato del lavoro. Questa prassi era utile al fine di agevolare l’uscita del giovane dall’Istituto che a quel punto si ritrovava con un bagaglio scolastico e di esperienza lavorativa non indifferente e pronto a poter iniziare un’attività in proprio, potendovi investire il gruzzoletto guadagnato negli anni passati nell’Istituto.

 

È del 1909 l’istituzione di un gabinetto di Agraria sotto la direzione del prof. Barletta. Venivano realizzati, tra l’altro, campetti sperimentali, allevamento razionale di galline, di maiali, produzione di miele, coltivazione di vasti campi di grano e produzione di olive. Parte di questi prodotti, naturalmente, servivano per la vita dell’Istituto.

 

A poco a poco però, un leggero ma continuo declino, porta nel 1969 al commissariamento dell’Ente: sia per l’accumularsi di debiti sia per la mancata manutenzione dell’immobile. La decisione di sospendere l’attività di ricovero viene presa dal Commissario Prefettizio Dott. Tranchida a giugno del 1973. Da allora si è pensato di togliere i debiti e di ristrutturare l’edificio per renderlo funzionale. A tal proposito alquanto proficua è stata l’indennità di esproprio di una striscia di terreno del fondo Mataplana da parte dell’ANAS per la costruzione di un tratto dell’autostrada Palermo-Catania.

 

 

(Fonte: Antonino Caramanna)